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Per il nostro benessere psicofisico e per ricaricarci dobbiamo imparare a riscoprire il piacere di stare con noi stessi. È uno stato naturale che ci mette nella condizione di fare molte cose con i nostri tempi, in uno spazio che scegliamo e che creiamo su misura per noi e nel silenzio dalle voci altrui.
Saper stare con se stessi, infatti, significa avere tempo e modo di dedicarsi a ciò che piace, godendo semplicemente della propria compagnia, nelle piccole e grandi occasioni della vita come prendere un caffè al bar, andare al cinema, trascorrere un periodo di vacanza o fare un viaggio.
Attenzione, non significa privilegiare la solitudine alla compagnia, non significa fare tutto da soli escludendo dalla nostra vita gli altri, significa essere consapevoli che possiamo fare tutto ciò che desideriamo, nel momento in cui sentiamo il bisogno di farlo, sentendo che questo ci fa stare bene, nel profondo.
È un’arte che si impara
Viviamo in un mondo, e in un periodo, che ci spinge alla socialità, talvolta estrema: sempre connessi, sempre esposti allo sguardo altrui, spesso in obbligo a raccontare eventi che ci hanno visto protagonisti o luoghi che abbiamo visitato. Ma tutto questo a che prezzo? Ansia, preoccupazione, smarrimento, sensi di colpa. Per tornare al centro della nostra vita occorre invece ritrovare noi stessi, iniziando proprio dalle piccole cose.
Prova a chiederti
Ci sono dei momenti in cui preferisco stare da sola? In cui godo del trovarmi da sola con me stessa? Quali sono?
Quando accade? Dove mi trovo? Cosa faccio?
Quali pensieri emergono? Quali idee si fanno spazio? Quali sensazioni provo? E quali emozioni mi accompagnano?
E da qui che devi ripartire per creare il tuo habitat naturale con le condizioni migliori per stare bene con te stessa in cui puoi dire: “Finalmente a casa!” ovunque tu sia.
Lo spunto di riflessione
Stare soli non è… essere introversi
Introversione o estroversione sono caratteristiche personali che dobbiamo conoscere, riconoscere e rispettare perché parlano di noi. E proprio per questo non dobbiamo confondere questi tratti con i comportamenti che mettiamo in campo nel nostro quotidiano. Comportamenti che ci spingono a cercare la compagnia degli altri, sempre e comunque, e quelli che, invece, ci invitano a scegliere attività e modalità più tranquille e ritirate.
Stare soli non è… essere soli
Sgombriamo il campo anche da un altro equivoco: stare da soli non significa essere soli. Stare da soli, quando ne sentiamo il bisogno, è una scelta non una condizione che subiamo. E questo non basta saperlo, e dirselo, ma occorre esserne pienamente consapevoli per evitare di cadere vittima di pensieri bui e tristi che ci fanno sentire inadeguati, sbagliati e poco amati.
E se ti senti sola?
Se la condizione di solitudine, invece, ti causa brutti pensieri o ti fa soffrire corri ai ripari e attua qualche strategia utile per far entrare nuove persone nella tua vita.
Apriti al mondo e mettiti gioco – Questa è l’unica operazione da compiere. Si tratta di spingersi fuori, anche di poco, dalla tua comfort zone per andare a vedere cosa c’è un po’ più in là, oltre il confine che hai tracciato. A volte, basta davvero solo fare qualche passo un po’ più in là…
- Telefona a un’amica che magari non vedi da tempo e proponile di fare una passeggiata, di venire da te a mangiare o di andare a una mostra o a vedere un film. Così allarghi il tuo mondo e lei potrebbe mostrarti e farti entrare nel suo.
- Coltiva le tue passioni facendo qualche viaggio organizzato, iscrivendoti a un corso, frequentando la biblioteca, partecipando a incontri o conferenze grazie alle quali, oltre a tenere vivi i tuoi interessi, avrai modo di vedere con regolarità le stesse persone. Un saluto e due chiacchiere possono, nel tempo, trasformarsi in amicizia.
- Inserisciti nella chat della zona, del gruppo della palestra o in quello che tratta o approfondisce una tua passione. Condividere un interesse comune è un ottimo punto di partenza per stabilire relazioni interessanti.
- Esci dagli schemi – La collega ti propone di fare un aperitivo? L’hai sempre considerata sempre e solo la tua collega, ma perché non darti l’opportunità di conoscerla al di là della scrivania? La mamma di un compagno di scuola di tuo figlio ti propone un’uscita tra mamme? Perché no? Potresti accorgerti che c’è ben altro delle solite chiacchiere sbrigative dedicate alla scuola e ai ragazzi.
- Accetta, ogni volta che puoi, un invito o una proposta nuova come uscire o andare a cena con amici di amici anche se li conosci poco o per nulla. Può sembrare impegnativo e richiedere uno sforzo (iniziale), ma non devi fare altro che essere te stessa: un sorriso, un gesto gentile sono irresistibili. E se avverti disagio o noia puoi sempre tornare a casa, riscoprendo il piacere di stare con te stessa!
Se lo desideri scrivimi per raccontarmi come ti senti, se sono emersi spunti di riflessioni e, se hai sperimentato i miei suggerimenti, per farmi sapere com’è andata.