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Tempo non è solo quello scandito da ore e minuti, da agende e calendari, da settimane, mesi e anni che passano, più o meno, fluidamente. Tempo non è solo quello che ci spinge a muoverci e, a volte, ci costringe a correre e a inseguire qualcosa o qualcuno. Tempo è anche altro… è un tempo interno che scorre con un ritmo unico e del tutto personale, fondamentale per la nostra realizzazione e crescita; un tempo con cui dobbiamo essere in profonda sintonia per stare bene.
A OGNUNO IL SUO
Quante volte hai pronunciato la frase “Ho bisogno del mio tempo!”, “Devo rispettare i miei tempi”? Andare a vivere da soli, vendere casa, cambiare lavoro, iniziare una convivenza, sposarsi o avere un figlio sono decisioni importanti e al momento di percorrere una strada oppure un’altra prendiamo… tempo.
Attenzione, non si sta parlando di tergiversare, procrastinare o di non voler affrontare un problema, si tratta di darsi il tempo per ragionare, per ascoltarsi, per entrare in relazione con se stessi rispetto ai passi da compiere.
NIENTE MALESSERI NE’ RIPENSAMENTI
Clelia racconta di sé: “Il mio compagno, dopo cinque anni di relazione e tre di convivenza, mi ha chiesto di lasciare casa mia e cercare un appartamento più grande. Io gli ho chiesto tempo, ma lui non capisce questa mia esigenza perché dice che non dovrei vedere l’ora cambiare per stare più comodi, che è un passo avanti nella nostra relazione, che una casa è una casa. E non passa giorno che non affronti questo argomento, proponendomi alternative di ogni genere. So che questa è la strada giusta per noi e vorrei evitare discussioni e musi lunghi, ma io ho solo bisogno di tempo per assimilare e prepararmi al cambiamento. Sbaglio io o sbaglia lui?”
Nessuno dei due. Clelia e il suo compagno hanno “semplicemente” modi e tempi diversi di affrontare gli eventi e di vivere le situazioni. Clelia ha bisogno di tempo per sintonizzare ragione e cuore sulla stessa lunghezza d’onda. Sa che è giusto, ma non sente ancora che è il momento. E va bene così! Importante è riconoscere questa necessità, rispettarla e darle voce.
Vivere con il proprio ritmo, e tempo interno, ci permette di essere presenti a noi stesse ed è un passo fondamentale per evitare disturbi, come nausea, vertigini o blocchi articolari che possono insorgere se siamo costretti o forzati a fare qualcosa che non sentiamo, e a evitare rimuginii e ripensamenti.
METTITI IN ASCOLTO
Ognuno di noi, in fondo, lo sa. Quando ci troviamo ad affrontare un cambiamento o a intraprendere una nuova strada il desiderio più grande è farlo quando sentiamo di essere pronti.
Chiediti: “Cosa provo quando penso alla situazione che devo affrontare?”.
Ti si confondono le idee? Ti manca il fiato? Ti tremano le gambe? Il cuore batte all’impazzata? Ti brucia lo stomaco? Non dormi bene?
Non mettere a tacere questi segnali, ma accoglili come portatori di un messaggio importante per te. Potrebbe essere che non sia ancora ora di compiere quel passo che gli altri si aspettano. Fai ciò che ti serve e continua a stare in ascolto di te stessa.
Puoi cercare informazioni, puoi non pensarci per un po’ e dedicarti ad altro (spesso le illuminazioni o le idee migliori nascono proprio quando si sta facendo altro), puoi valutare pro e contro oppure lasciare che il nuovo scenario prenda forma dentro di te.
Acquisire una maggiore consapevolezza: ascoltati e non avrai dubbi
se il momento è giusto per compiere i tuoi passi
Ogni tanto chiediti ancora cosa senti e poi ascoltati… È cambiato qualcosa? I sintomi si sono affievoliti? Sorridi? Fai programmi e progetti? Ti vedi inserita in un nuovo ambiente e contesto?
Sei arrivata al punto. Ora puoi agire e metterti in moto, senza esitazione che significa anche continuare a percorrere la strada su cui ti trovi. Importante è che tu sia consapevole, così da essere sicura e non aver tentennamenti né difficoltà a spiegare le tue ragioni.
NESSUNO LO PUÒ IMPORRE
Cosa fare se l’altro si muove con un tempo diverso dal nostro? Può capitare di incontrare chi agisce e si muove con altri ritmi e ci chiede di stare al passo o di sforzarci ad assecondarlo. Come detto, non esiste un modo giusto o sbagliato ed entrambi hanno lo stesso peso. Entrambi, appunto.
Non si tratta di vincere o prevaricare ma arrivare a un accordo, se ci teniamo. Il consiglio è mettere le carte sul tavolo e raccontare a chi abbiamo di fronte come ci sentiamo e cosa vorremmo.
Ad esempio “So che questa è una decisione da prendere e che vuoi decidere e chiudere la questione, ma mi serve un po’ di tempo (provate a quantificarlo… qualche giorno, due settimane, un mese)…” e chiedete quello di cui avete bisogno (parlarne spesso, o per nulla). Questo crea le condizioni per avere ciò che ci serve e di conoscere le esigenze dell’altro, senza equivoci e fraintendimenti. Risolvere la situazione sarà più naturale.
AL BANDO SCUSE E ALIBI
L’obiettivo è essere in sintonia con la parte più autentica di te e stare bene quindi attenzione che la frase “Io ho i miei tempi” non diventi un alibi per rimanere ferma, per evitare il cambiamento o per non prendere decisioni importanti, allontanandoti ogni giorno di più dall’essere protagonista della tua vita.
Se lo desideri scrivimi per raccontarmi come ti senti e, se hai sperimentato il mio suggerimento, per farmi sapere com’è andata.