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C’è chi è attratto dal cambiamento, chi lo insegue a tutti i costi, chi lo rifugge e chi lo teme.
Impossibile non farci i conti perché è naturale e inevitabile, basti solo pensare al cambio delle stagioni o al tempo che passa che ci mette sempre davanti a qualcosa di nuovo. Ma che si sia in sintonia con esso o in continua lotta, è importante saper vivere bene il cambiamento.
Possiamo riconoscere i segnali, o imbatterci in esso all’improvviso e, che ci piaccia o no, che ci inviti o ci costringa a modificare aspetti dentro e fuori di noi, in ogni caso dobbiamo farci i conti. A questo punto possiamo lasciarci travolgere o cavalcarlo… come muoverci dipende da noi!
IL PASSATO È PASSATO
Trattalo come un tesoro, non come un appiglio
Un giorno all’improvviso ti accorgi che qualcosa è cambiato. I segni sul viso, i pensieri nella mente, le persone intorno a te, le cose che ti piacciono. E senti una fitta. Nostalgia? Rimpianto? Rabbia?
Potresti non riconoscerti più e per questo lasciarti andare alla malinconia oppure cercare in ogni modo di dimenticare quello che è stato perché senti che non ti appartiene.
In ogni caso il passato è passato ed è un tempo che non può tornare, ma può scaldarti il cuore, se serve, oppure darti la spinta per andare avanti e percorrere nuove strade. La trappola da evitare è rimanere ancorata lì, in quel tempo che non parla più di te, alla persona che sei oggi e che ha ancora tanti lati da portare alla luce.
IL PRESENTE È IL TEMPO DA VIVERE
Ogni giorno è il momento “giusto”
L’aspetto davvero affascinante del qui e ora che stai vivendo è che tutto è (oggettivamente) possibile, nel momento in cui accade. Ogni istante non solo è ricco ma è davvero unico perché non è uguale né al precedente né al successivo. Tutto è nelle tue mani.
Non si parla di grandi cambiamenti o stravolgimenti, come un trasloco, un nuovo lavoro, un matrimonio, una nascita o una perdita, ma di affrontare e celebrare ciò che stai vivendo ogni giorno, tra i naturali alti e bassi che sei chiamata ad affrontare. Portare la tua attenzione su questo è il modo migliore per essere sempre pronta ad accogliere le cose per come sono.
IL FUTURO, QUANDO TUTTO E’ POSSIBILE
Ti spinge a muoverti tra aspettative e timori
Dici futuro e pensi “cambiamento”. La direzione dipende da te: puoi coltivare aspettative, sogni e desideri, lasciando che si depositino nel più classico dei “cassetti” oppure cercando di raggiungere, un passo dopo l’altro, il traguardo che ti sei prefissa. Ma trovarti di fronte a questo foglio bianco ancora tutto da scrivere può anche scatenare paure e risvegliare fragilità e debolezze. Così cominci a pensare di non essere all’altezza, di non farcela o addirittura di non meritare ciò cui aspiri, rischiando di sprecare le opportunità che ti si presentano.
Cosa fare? Torna al presente, l’unico tempo che conta davvero e che vissuto in modo autentico e profondo ti porterà, scelta dopo scelta, cambiamento dopo cambiamento, a essere te stessa. Davvero.
LE 3 PAROLE D’ORDINE
Accogliere, ascoltare, accettare
Nulla dura per sempre. Ecco perché occorre imparare ad accogliere ogni cambiamento, positivo o negativo, felice o doloroso che sia.
Quando accade qualcosa, che tu stia tornando con la mente al passato o aprendo le porte a desideri per il futuro, devi metterti in ascolto… di te! Fermati e stai lì, con ciò che provi nel momento. Solo così ogni emozione ti abiterà e, quando avrà esaurito il suo compito, passerà, lasciando il posto a sensazioni, pensieri e idee che ti indicheranno ciò che ti serve e ti fa stare bene.
Se sei arrivata fino a qui avrai colto che vivere è cambiare, che cambiamento è vita e che, proprio per questo, è impossibile chiamarsi fuori. Imparare ad accettare ciò che accade stando nel flusso delle cose, senza esprimere giudizi, senza sforzo e senza opporsi è la mossa vincente.
LE DOMANDE DA FARTI
“Cosa significa per me cambiamento?”
“Quali sono stati tre grandi cambiamenti della mia vita?”
“Cosa hanno portato di inaspettato?”
“Quali risorse e punti di forza hanno fatto emergere?”
Se lo desideri scrivimi per raccontarmi come ti senti, se sono emersi spunti di riflessioni e, se hai sperimentato i miei suggerimenti, per farmi sapere com’è andata.