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Troppo spesso, per abitudine o per cultura, tendiamo ad andare oltre, a non fermarci mai (in tempo), a trascinarci, sfinite, senza sapere neppure il motivo per cui siamo arrivate al limite. Quante volte ci è capitato di avvertire un dolore, una tensione, un bruciore o, semplicemente, non sentirci in forma, con una bassa energia e poca voglia di fare, scarsa concentrazione o la testa che scoppia?
Ci sembrano malesseri passeggeri e di poco conto, in ogni caso non abbastanza per fermarci. Non c’è tempo. Abbiamo troppe cose di cui occuparci. Gli altri contano su di noi: a casa, al lavoro, in famiglia. Tiriamo dritto. Tiriamo la corda fino a quando… la corda si spezza e ci accorgiamo che non stiamo bene.
Da quanto? È arrivato il momento di fermarci e chiederci come stiamo. Ma quello che conta è ascoltare la risposta, prestandole l’attenzione che merita perché può rivelare molto dello stato di salute di corpo, mente e spirito.
Il campanello d’allarme
Pensaci bene… quando è stata l’ultima volta che alla domanda “Come stai?” hai risposto con convinzione e con un bel sorriso “Bene!”?
Probabilmente, molto più spesso hai abbozzato un “abbastanza”, “così così”, “potrebbe andare meglio”. Ma prenderti cura di te è un dovere, un atto di responsabilità e consapevolezza, irrinunciabile se vuoi vivere una vita piena e appagante.
Pronuncia le parole a voce alta
Prenditi un momento per te. Siediti. Respira lentamente e profondamente. Rivolgi la tua attenzione al respiro e, quando te la senti, a voce alta, chiediti: “Come sto? Come mi sento?”.
Mettiti in ascolto
C’è un punto dove avverti maggiore tensione? Una fitta? Un senso di pesantezza?
Con la mente passa in rassegna il tuo corpo…
Senti una morsa alle caviglie? Le spalle sono doloranti? E’ lo stomaco a farsi sentire? O, forse, è la pancia a reclamare la tua attenzione?
Ora non fare nulla. Rimani semplicemente in ascolto e sii consapevole della parte del tuo corpo che “soffre”. Non puoi più metterla a tacere e passare oltre.
Passa all’azione
Adesso che hai dato voce al tuo corpo devi riconoscere il messaggio che ti sta inviando.
Stai vivendo un periodo carico di impegni e stai tenendo troppo? Probabilmente hai una postura ricurva sulle spalle, mascelle serrate e gambe sempre in movimento.
Non ti concedi spazi? Vai avanti, a testa bassa e chiedi molto a te stessa? Attacchi ricorrenti di cervicale e cefalea, articolazioni infiammate e disturbi del sonno, potrebbero essere il sottofondo delle tue giornate.
Cosa puoi fare per te, oltre a un controllo e a una terapia adeguata?
Probabilmente la tensione a livello articolare ti sta dicendo che come stai facendo è troppo, che è tempo di sciogliersi un po’ e ammorbidirsi.
Abbandona l’idea di essere tutta d’un pezzo. Impara a essere flessibile nel tuo modo di affrontare eventi. Il tuo corpo ti seguirà.
Sei in conflitto con un familiare? Un collega o il tuo capo? Non vuoi litigare perché tendi a evitare il confronto o eventuali scontri? La rabbia, il fuoco, che non trova sfogo ti brucia lo stomaco.
Attenta, così apri le porte a disturbi più importanti. Trova la tua via per manifestare ciò che provi nel momento in cui lo provi. Il primo passo per allentare livore e bruciore è riconoscerlo e esserne consapevoli.
Il corpo torna in salute
Quale sensazione può essere più appagante dello stare bene, del sentirsi in forma e in salute? Energia, forza, vigore, creatività sono i benefici effetti collaterali.
E la mente ringrazia.
Il consiglio
Rendi questa operazione un “piacevole” appuntamento con te stessa, un momento intimo per trattarti con cura. Quando entrerà a far parte della tua routine sarà via via più immediato e semplice accorgersi di cosa non va e trovare il rimedio giusto in tempi brevi, evitando di prolungare inutilmente il malessere e tornare a sentirti centrata e in sintonia con te stessa.
Se lo desideri scrivimi per raccontarmi come ti senti e, se hai sperimentato il mio suggerimento, per farmi sapere com’è andata.